L’esposizione a lungo termine ed a livelli elevati di polveri sottili nuoce gravemente alla salute mentale incidendo fortemente anche sulla comparsa di sintomi legati alla demenza, in particolare alle donne over 70: è il risultato di uno studio condotto da alcuni ricercatori del Rush University Medical Center.
“Il nostro studio ha esplorato l’esposizione cronica all’inquinamento atmosferico in relazione al declino cognitivo tra le anziane anche perché si tratta di un aspetto poco noto. A differenza di altri fattori che possono essere coinvolti nella demenza, come la dieta e l’attività fisica, l’inquinamento dell’aria è qualcosa su cui possiamo intervenire come società, attraverso la politica, la regolamentazione e la tecnologia. Quindi, se i nostri risultati saranno confermati da altre ricerche, la riduzione dell’inquinamento atmosferico si rivelerà un mezzo per ridurre il declino mentale legato all’età negli anziani e, infine, la demenza.”, afferma la responsabile della ricerca, la dottoressa Jennifer Weuve.
Un altro, temibile fattore si aggiunge quindi a quelli già universalmente riconosciuti responsabili della comparsa di declino cognitivo. Con un’importante differenza, però: sullo smog è possibile intervenire con adeguate contromisure politiche ed ambientali.
Da oggi, un motivo in più per combattere l’inquinamento.
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