Sulla scia del progetto di legge del senatore del Pd Ferrante, è partita la mobilitazione urbana per tutelare l’utilizzo della bicicletta in città, con l’approvazione di 61 sostenitori tra deputati e senatori, tranne la Lega.
La futura possibile legge è composta da 11 articoli, tutti basati sostanzialmente su cambiamenti a carico del traffico automobilistico come ad esempio l’ “obbligo di dotarsi di strumenti tecnici a tutela della mobilità ciclistica e test di guida che abbiano corsi di formazione atti a migliorare la sicurezza per quanti usufruiscono della mobilità ciclistica”.
Tra i diversi punti anche quello relativo all’obbligo di non superare i 30 km/h nelle zone residenziali in cui ci sia la presenza di piste ciclabili.
Tale legge ha dunque lo scopo di tutelare i ciclisti ma allo stesso tempo spronare la popolazione ad usufruire di questo servizio, proseguendo inoltre con u’ indagine atta a quantificare quanti siano realmente coloro che dedicano del tempo alla mobilità ciclistica, in quale aree e qual’è il numero totale di chilometri su cui oggi può contare il paese.
L’obiettivo resta dunque quello do promuovere la ciclabilità non solo come parte della nuova modernità ma soprattutto come efficace soluzione capace di sostituire gli inquinanti mezzi privati.
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