Sembra assurdo ed invece è una realtà sempre più evidente: gli oceani si sono ristretti.
Ad occuparsi delle ricerche relative a questo dato è un gruppo di studiosi dell’ Università di Standford, in California, i quali, analizzando la composizione di alcune rocce di 3,8 miliardi di anni fa nell’area orientale della Groenlandia, hanno scoperto che all’epoca, il clima doveva essere mite come quello odierno e dunque idoneo al mantenimento di oceani liquidi.
Il volume di questi ultimi si sarebbe però ristretto nel tempo di circa il 26%, a causa della percentuale di isotopi di ossigeno ed idrogeno all’interno di un deposito di minerali e dell’ assorbimento delle acque da parte delle terre in emersione, mentre la diminuzione di idrogeno ne fece aumentare la densità, portandola ad essere più compatta e meno voluminosa.
La quantità di idrogeno dispersa inoltre, secondo i ricercatori, avrebbe permesso l’esistenza di una piccola percentuale di gas serra in grado di assicurare un clima mite nonostante la temperatura più bassa del sole, rispetto a quella attuale.
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