erbacce

Oltre il biologico: sulle tavole degli americani trionfano le erbacce. Soffioni, germogli di felce, perfino le ortiche rigorosamente bollite, è un business in vertiginoso aumento che dai supermercati di alta gamma alle bancarelle dei mercatini ha spodestato tra gli ortaggi alla moda sapori consueti, come la rucola e i broccoletti.

La tendenza taglia trasversalmente ogni strato sociale. L’ultima moda per i super-ricchi di Manhattan è di andare personalmente alla raccolta delle erbe selvatiche nei boschi delle loro tenute, Upstate o agli Hamptons. Sapori antichi di una cucina pre-bellica, almeno nelle campagne americane, che adesso sono stati resuscitati come prelibate raffinatezze da chef di grido.

La gente sta imparando a stringere la cinghia e ad apprezzare una cucina semplice. Si torna dunque ai cibi dei nonni, si riscoprono ricette umili cadute nel dimenticatoio dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando le erbe selvatiche vennero viste con disprezzo, rimpiazzate da alimenti più elaborati. Tutto questo suona come musica alle orecchie degli agricoltori che hanno cominciato a far pagare di più per le umili erbacce del bosco e del giardino: sulle bancarelle delle grandi città, come Washington, il dente di leone si vende per nove dollari a mazzetto, con un un giro d’affari nazionale da due milioni di dollari. cinque anni fa, registrando negli ultimi 12 mesi un aumento del venti per cento delle richieste.