La coltivazione dei prodotti biologici prevede che non vengano usate sostanze chimiche e tra queste anche gli anticrittogamici. Nell’orticoltura tradizionale, infatti, per contrastare tutte le possibili malattie che potrebbero attacare le piante, oppure per sconfiggere i microinsetti che di queste si cibano, l’uso di sostanze chimiche è una prassi consolidata. Nell’orticoltura biologica, invece, al posto di queste sostanze, si opta per dei coadiuvanti naturali. Le malattie funginee,ad esempio, si possono prevenire e contrastare usando due prodotti anticrittogamici: rame e zolfo. Questi due elementi non possono guarire le piante ma possono fermare l’avanzata di muffe e funghi e sono per questo fondamentali per una buona agricoltura bio. Il rame si usa in varie forme, è un prodotto dall’effetto blando rispetto a molti prodotti chimici ma ha il vantaggio di avere uno spettro molto ampio e può coprire piante e ortaggi da moltissime malattie funginee come peronospora, septoria, alternaria. Il tempo di carenza è il periodo da lasciar passare dal momento del trattamento a quello della raccolta e consumo dell’ortaggio. l periodo di carenza del rame varia a seconda del formulato che si impiega, in genere è compreso dai tre giorni (rame tribasico) ai 20 giorni di carenza dell’ossido di rame. Essendo un prodotto anticrittogamico non sistemico si può anticipare i tempi di consumo abbreviando la carenza se si lava bene la verdura. Un prodotto molto usato in agricoltura biologica è la poltiglia bordolese, realizzata associando calce e rame (100 litri di acqua, 200 grammi di solfato di rame e 2 kg di calce). Il rame è un prodotto che si usa soprattutto a scopo preventivo con trattamenti volti a scongiurare il diffondersi di malattie crittogamiche, muffe e funghi. Lo zolfo è l’altro anti crittogamico che si usa nell’agricoltura biologica e combatte prevalentemente l’oidio (o mal bianco), caratteristico soprattutto di zucchine e rosacee. I trattamenti di zolfo sono preventivi, si fanno soprattutto nei periodi caldo umidi (mese di maggio, inizio di agosto). Il trattamento con lo zolfo va fatto nei momenti più freschi della giornata, per evitare di provocare delle scottature alle piante, e occorre osservare un periodo di carenza di una settimana.
Gli anticrittogamici bio
23 Giugno 2015Scritto da Massimiliano Quintiliani
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