I prodotti biologici sono il frutto di un metodo di produzione che ha inizio dalla terra e si conclude sulle tavole, definito dal punto di vista legislativo. La prima normativa risale al 1991, con l’ entrata in vigore del Reg. CE 2092/91. Attualmente, il metodo di produzione dei prodotti bio è definito e disciplinato a livello comunitario dal Regolamento CE 834/07 e dal Regolamento di applicazione CE 889/08, che disciplinano i criteri di produzione agricoli, le produzioni animali, il sistema di controllo e l’ importazione da paesi terzi. Questi prodotti sono di norma più sicuro degli altri dal punto di vista igienico-sanitario. Non solo, il loro valore nutritivo è spesso superiore a quello dei prodotti convenzionali. L’ agricoltura biologica non impatta l’ ambiente, in quanto riduce al minimo il rilascio di residui nel terreno, nell’ aria e nell’ acqua, non provoca l’ erosione e la perdita di fertilità del suolo, salvaguarda la biodiversità ed i consumi energetici e la produzione dei gas serra sono ridotti. Un gruppo di ricercatori internazionali, il FiBL-Istituto di ricerca per l’ agricoltura biologica ha analizzato che questo tipo di agricoltura permette di fissare nel terreno quantità di carbonio significativamente superiori, offrendo un importante contribuito per fermare il riscaldamento globale. Lo studio ha dimostrato che se tutte le superfici agricole fossero coltivate con metodi biologici, le emissioni di CO2 causate dall’ agricoltura potrebbero ridursi del 23% in Europa e del 36% negli USA. Tutto ciò avviene, perchè questo tipo di agricoltura esclude l’ utilizzo di prodotti chimici di sintesi come fertilizzanti, insetticidi, ecc.; è un’ agricoltura di tipo estensivo, cioè si integra nei processi naturali in modo compatibile (un esempio è la tecnica della rotazione delle colture), salvaguardando i sistemi ed i cicli naturali; pone elevata attenzione al benessere ed al rispetto delle esigenze etologiche degli animali, infatti vengono rispettate le esigenze nutrizionali degli animali nei vari stadi fisiologici e nei rari casi di malattia l’ animale viene curato con prodotti fitoterapici, omeopatici e digoelementi.
Più bio meno CO2
15 Luglio 2015Scritto da Massimiliano Quintiliani
AGRICOLTURA BIOLOGICA, BIOFOOD, RICERCHECE 889/08, digoelementi, emissioni di CO2, esigenze etologiche, esigenze nutrizionali, fertilizzanti, insetticidi, Istituto di ricerca per l’ agricoltura biologica, prodotti chimici, prodotti fitoterapici, prodotti omeopatici, Reg. CE 2092/91, valore nutritivo
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