Esiste un rapporto circolare tra emozioni e abitudini alimentari: determinati vissuti emotivi possono indurre il desiderio di alcuni cibi e questi, a loro volta, sono in grado di influire, almeno in parte, sullo statoemotivo. Le emozioni della vita quotidiana sono in grado di influire ampiamente sulla qualità e sulla quantità di cibo assunto, in qualsiasi fase e contesto di vita. A sua volta, l’assunzione di determinati alimenti è in grado di influenzare lo stato emotivo. Per esempio, i pasti ricchi di grassi richiamano notevoli quantità di sangue dal cervello allo stomaco e all’intestino, al punto da indurre un rallentamento dell’attività cerebrale, con conseguente sonnolenza e apatia. L’assunzione di carboidrati, invece, è in grado di indurre un senso di tranquillità e di benessere, perché contribuisce ad elevare il livello di serotonina nel sangue. Alcune sostanze potenzialmente dannose per l’equilibrio psicofisico sembrano essere il saccarosio e la caffeina, che inducono un aumento di episodi di stanchezza, malumore, nervosismo e depressione.
Cibo ed emozioni: la circolarità di un rapporto
17 Dicembre 2010Scritto da Massimiliano Quintiliani
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