Cibo spazzatura e depressione

Mangiare in un fast food in Italia, patria delle eccellenze enogastronomiche e della dieta mediterranea, che tutto il mondo ci invidia, è una scelta discutibile. Il cibo spazzatura è dannoso per l’organismo, per l’ambiente, per le coltivazioni e oggi si scopre esserlo anche per l’umore.

Cibi grassi e dolci come patatine fritte, torte, intingoli e salse, sebbene facciano venire l’acquolina in bocca, inducono variazioni chimiche al cervello tali da creare una vera e propria dipendenza.

Questo stile di vita poco sano può, dunque, causare elevate difficoltà qualora si decidesse di intraprendere una dieta e addirittura causare depressione.

E’ quanto afferma la ricerca condotta dall’Università di Montreal, pubblicata sull’International Journal of  Obesity. La ricercatrice Stephanie Fulton, dopo una sperimentazione su topi,  ha dichiarato: “I cambiamenti chimici riscontrati erano associati a sintomi depressivi: un cambio nella dieta causava sintomi di astinenza e maggiore sensibilità alle situazioni stress, portandoli in un circolo vizioso di alimentazione sbagliata […] La molecola CREB, che causa la produzione della dopamina, era più attiva e questi topi avevano più alti livelli di corticosterone, ormone associato allo stress “.