Su un piano simbolico esistono tra il cibo arrostito e quello bollito molte sfumature. Il bollito è cotto all’ interno di un recipiente. L’arrostito all’esterno. Uno evoca il concavo (il ventre, l’antro, l’utero, il Graal…),una simbologia tipica del femminile, l’altro il convesso, proprio invece di una simbologia maschile.
Il bollito rievoca quella che lo stesso Lévi-Strauss definisce “endo-cucina” , cioè, una cucina realizzata per pochi o gli intimi. L’arrostito rinvia invece a una “eso-cucina” , cioè, a una gastronomia per molti, che si offre a numerosi commensali, che celebra un rito.
Nell’Europa medioevale, il pollo in pentola era una preparazione per il pranzo delle famiglie, di contro, gli arrosti erano riservati ai banchetti, di cui rappresentavano il loro punto culminante, sempre serviti dopo le carni bollite e gli erbaggi, spesso accompagnati da frutti rari o fuori stagione.
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