Negli ultimi anni il turismo enogastronomico è diventato un vero movimento globale. Sempre più numerosi ed interessati sono infatti gli appassionati al buon cibo, al buon bere e all’ambiente sano.
Attrezzati di ottime guide, questi “turisti” programmano le loro vacanze, le loro escursioni,le loro gite fuori porta all’insegna del viver sano , inteso come ricerca di vero piacere del corpo e dell’anima.
Qualunque guida si sfogli oggigiorno, ai classici ed ai tradizionali simboli, indicatori di attrazioni turistico – culturale come musei, chiese e monumenti,viene accostata una nuova simbologia legata all’esistenza sul territorio di attrazioni enogastronomiche come: una forchetta, una bottiglia, un pezzo di cacio, e sempre più spesso il simbolo dell’esistenza sul territorio di prodotti biologici.
Ecco il motivo anche del sorgere di molti agriturismi e di percorsi ad hoc creati secondo una certa logica e cioè quella di far apprezzare la propria terra a tutti coloro che vi si recano per scoprire gusti e sapori sempre nuovi.
Questo oggi è il particolare che caratterizza un’area, la identifica e la valorizza. Il binomio prodotto biologico e valorizzazione del tipico soprattutto in cucina, si trasformano nella carta vincente per il territorio.
Questi luoghi, ricchi di imprenditori che adottano sempre di più la filosofia del biologico, garantiscono la presenza di turisti del gusto, turisti che amano
l’ambiente incontaminato, che amano l’ambiente non stravolto dalle mode dell’ultima ora ma dove è ancora possibile ritrovare il contatto con la terra e con i prodotti che questa offre.
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