Le caratteristiche proprie del linguaggio alimentare, individuate dal semiologo francese sono l’esclusione, l’opposizione, l’associazione, la formazione dei protocolli d’uso.
Il discorso sulle relazione tra linguaggio e cibo rende possibile che le parole-alimenti, si scompongano in nutrienti – sillabe e in elementi chimici – fonemi e si ricostituiscano in pietanze-frasi, che a loro volta si articolano in un menù-discorso e questi ultimi si esprimano in stili alimentari più evoluti come ad esempio una dieta-testo.
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