Importazioni italiane troppo care per l'ambiente

Le nostre importazioni hanno un peso pari a mezza tonnellata annuale per ogni italiano.

Questi i risultati dello studio “Market Transformation-Sostenibilità e mercati delle risorse primarie”, realizzato da WWF e Sustainable Europe Research Institute (Seri), che ha voluto analizzare la pressione esercitata dai mercati globali sulle risorse naturali, al fine di sensibilizzare le aziende ed indurle a cercare sistemi alternativi per ridurre l’impatto ambientale causato dalla produzione.

In Italia l’importazione di caffè, carta, pasta di carta, olio e cotone nei relativi settori di competenza quali tessile, alimentare e cartaio, sono la causa di dati attualmente allarmanti per ambientalisti ed esperti: 8 miliardi di metri cubi d’acqua, 34 milioni di tonnellate di CO2 nell’atmosfera, 85 mila chilometri di terreno tendenzialmente coltivabile, 20 milioni di tonnellate di biomassa coltivata, 38 milioni di tonnellate di sedimenti.

In base a questi numeri vengono dunque invitate le imprese ad un’attenzione maggiore ed all’adesione a standard di sostenibilità per l’approvigionamento responsabile, riconsiderando le proprie modalità di lavoro e gli strumenti a tale scopo utilizzati.