Contemporaneamente al fenomeno bio-food, si è diffuso anche quello della biocosmesi. Il cosmetico è un prodotto di largo consumo. Le ricerche evidenziano il crescente interesse verso il mondo della biocosmesi e naturale, difatti, in Italia, il mercato di questi prodotti, ha raggiunto alla fine del 2014 i 400 milioni di fatturato, in crescita, rispetto al 2013 del 7,7%. Ciò è dovuto al fatto che i prodotti biologici non prevedono l’ utilizzo di sostanze derivate dal petrolio o da prodotti chimici di utilizzo industriale (ad esempio, non contengono coloranti sintetici), ma utilizza ingredienti, la maggior parte di origine vegetali, prodotti da coltivazioni biologiche. Questi cosmetici non devono neppure contenere alluminio, nickel ed allergeni che posso nuocere alla salute; devono solo contenere oli, burri, estratti con certificazione biologica. Inoltre, ciò che li caratterizza è anche la biodegradabilità dei prodotti, il confezionamento in materiale riciclabile realizzato per avere basso impatto ambientale. La bioprofumeria, molto diffusa, si discosta dal modello convenzionale di profumeria e farmacia; ovviamente, non si può fare a meno di notare i prezzi alti, anche se in fondo non sono così elevati rispetto ai cosmetici venduti in profumeria. La soluzione per avere prodotti rispettosi della propria pelle, dell’ ambiente e a prezzi da discount c’ è e si chiama autoproduzione. Preparare in casa i propri cosmetici è facile, dà la garanzia che gli ingredienti utilizzati siano di qualità ed è economico. Di grande utilità, l’ impegno e la passione delle cosiddette blogger bio, come ad esempio Carlita, che ha creato un blog da supporto al suo Canale youtube, per dare informazioni su rimedi naturali, consigli per un’ alimentazione sana, cosmetici fatti in casa, ricette bio per la bellezza e per la salute. Ci informa sulla corretta applicazione, svelandoci qualche trucchetto quotidiano. Nei prodotti da make-up normali, invece, facilmente reperibili sono gli elementi pericolosi come i metalli pesanti, primo fra tutti il piombo. Non solo. Paraffina, vaselina, olio minerale sono materie prime di derivazione petrolchimica, stabili dal punto di vista chimico, inodori, incolori, economiche, ma poco compatibili con la cute, in quanto creano una pellicola che non lascia respirare la pelle, come anche i siliconi. Dunque, meglio preferire oli vegetali bio-affini che apportano alla cute sostanze benefiche come acidi grassi polinsaturi essenziali oppure vitamine e fitosteroli.
La biocosmesi
27 Luglio 2015Scritto da Massimiliano Quintiliani
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