rio-20 Nel ripercorrere la storia della sostenibilità degna di nota è la Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo tenutasi a Rio De Janeiro nel 1992. Evento dall’importanza indiscutibile, rappresenta una tappa fondamentale nel cammino verso la promozione di modelli di sviluppo sostenibile a livello mondiale. Gli argomenti che furono trattati sono: la crescente scarsità di acqua, le risorse di energia alternativa per rimpiazzare l’abuso di combustibile fossile ritenuto responsabile del cambiamento climatico globale, un uso oculato delle risorse naturali diminuendo il carico di quelle non rinnovabili; limitare i rifiuti prodotti. Tali principi e linee guida furono sanciti durante la Conferenza di Rio e siglati in cinque accordi internazionali: la Carta della Terra, Agenda 21, la Dichiarazione dei principi sulla questione della foresta, la Convenzione sulla diversità biologica e la Convenzione sui Cambiamenti climatici. Dalla Conferenza di Rio emerge l’idea che uno sviluppo per essere realmente sostenibile non può limitarsi ai soli aspetti ambientali, ma deve prevedere l’intreccio indissolubile tra questi e le problematiche della giustizia economica e dell’equità sociale: una vera sostenibilità dovrà essere contemporaneamente ambientale, economica e sociale. Si riconosce, inoltre, il ruolo chiave degli Enti Locali nella promozione di azioni condivise per la sostenibilità; un messaggio forte della Conferenza di Rio è proprio la stretta connessione tra gli aspetti globali e quelli locali come espressa dallo slogan “Pensa globalmente – Agisci localmente”. A 20 anni esatti dalla prima storica conferenza Internazionale su Ambiente e Sviluppo, nel 2012 la città brasiliana ha ospitato la Conferenza ONU sullo sviluppo sostenibile Rio +20. Il tema fondamentale del vertice è quello di promuovere una nuova consapevolezza sull’importanza delle tematiche ambientali, non solo a livello di macro politica internazionale ma anche di singola nazione, governo locale e società civile.