Un gioco di parole che viene spontaneo quando si legge il rapporto della Mental Healt Foundation dal titolo “Cambia la dieta, Cambia la mente” da cui risulta evidente quanto stretto sia il legame tra alimentazione e disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), depressione, schizofrenia e Alzheimer. I fattori che causano l’obesità, possono concorrere, secondo queste prove di carattere epidemiologico e fisiologico, riscontri da test clinici, all’aumento dei problemi mentali e comportamentali. L’importanza della dieta nel nostro stile di vita è rilevante e tutte le analisi e le ricerche di questi anni sembrano confluire sulle stesse posizioni. Vi è stretta correlazione con il nostro modo di sentirci e di agire e ci sono importanti riscontri su quanto l’alimentazione sia legata al nostro umore, ai comportamenti che assumiamo e, come visto, a patologie ben più gravi. Diversi elementi indicano che l’alimentazione non solo produce un impatto a breve e lungo termine sulla condizione mentale di una persona, ma svolge un ruolo importante e determinante nello sviluppo, nel controllo e nella prevenzione di problemi mentali specifici. Negli ultimi cinquant’anni abbiamo assistito a cambiamenti radicali nel cibo che mangiamo, nei processi di produzione e raffinazione dello stesso, negli additivi alimentari, nell’uso di pesticidi e nell’alterazione dei grassi animali dovuta all’allevamento intensivo. I cambiamenti intervenuti nella nostra dieta in questi ultimi anni hanno reso il cibo che consumiamo quotidianamente molto diverso, nel contenuto nutritivo, rispetto a quello dei nostri predecessori, anche recenti. Nel rapporto si prende anche in considerazione il ruolo della dieta in relazione a specifici problemi mentali. In particolare viene riportato che molti genitori, insegnanti e altri operatori hanno riscontrato notevoli miglioramenti nei bambini affetti da ADHD dopo un intervento sulla loro dieta. Due categorie di elementi nutritivi che la ricerca clinica ha isolato come particolarmente importanti sono gli acidi grassi essenziali e i minerali. Gli studi hanno messo in luce che nei bambini iperattivi la quantità di acidi grassi essenziali è oltremodo bassa. Una relazione analoga è stata riscontrata tra i livelli di ferro e la manifestazione di sintomi da ADHD nei soggetti giovanissimi. Le prove che dimostrano come la salute mentale sia collegata alla dieta, stanno aumentando rapidamente.
La dieta cambia mente
30 Gennaio 2015Scritto da Massimiliano Quintiliani
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