La qualità biologica

Una cucina, quella biologica, nell’immaginario collettivo e per luogo comune è ritenuta punitiva e che invece riserva molte piacevoli sorprese. A dimostrazione del fatto che gusto e salute possono essere buoni alleati.
E che non è necessario rinunciare ai piaceri della tavola per trovare il nostro benessere; la differenza la fanno non solo gli ingredienti, ma anche la conoscenza e la sapienza nel cucinarli.

La politica della qualità rappresenta l’arma vincente per esaltare le caratteristiche di tipicità e di diversificazione dell’agricoltura italiana capace di garantire adeguato reddito alle imprese e agli imprenditori cercando di coniugare la qualità con le attese dei consumatori e dei cittadini.

La qualità ha mille sfaccettature e caratteristiche. Esistono numerose strategie per rappresentare una politica della qualità, due concetti che non sono in contraddizione fra loro. Infatti può essere definita di qualità la produzione ottenuta con il metodo “biologico”. Di qualità sono le produzioni di nicchia, così come quelle tutelate in sede europea come DOC (denominazione di origine controllata e garantita per i vini), DOP (denominazione di origine protetta), IGP (indicazione geografica protetta), IGT (indicazione geografica territoriale).
L’obiettivo di ciascuna di queste strategie è la identificazione del prodotto da parte del consumatore finale. Per identificare il prodotto esistono diversi strumenti: l’etichettatura, la certificazione, i sistemi di controllo.

L’Unione Europea, nell’ambito della sua strategia di difesa della qualità, della salute e dell’informazione dei consumatori, della gestione dei rischi di crisi alimentari, ha introdotto il concetto di “tracciabilità”. Ai sensi della regolamentazione comunitaria per “tracciabilità” si intende quel complesso documentale che consente un controllo effettivo nelle varie fasi e nei vari passaggi del prodotto consentendo anche adeguate e non indiscriminate politiche di gestione dei rischi; la capacità di individuare o ricostruire la storia di un alimento mediante l’identificazione dei flussi materiali, delle fasi produttive e degli operatori della filiera. La qualità è altra cosa rispetto alla tracciabilità perché non è obbligatoria attiene alla libera scelta dell’imprenditore. La tracciabilità è un elemento che forma quel complesso di requisiti sulla sicurezza degli alimenti. L’informazione corretta, semplice, comprensibile, veritiera al consumatore è uno degli elementi di quel complesso di comportamenti per il nuovo accordo tra agricoltura e mondo del consumo.
Il territorio e le sue caratteristiche sono parte essenziale della storia di centinaia e centinaia di nostri prodotti che si è perfezionato attraverso tradizioni secolari e che è stato utilizzato nella cucina.qualita-biologica1

Una cucina, quella biologica, nell’immaginario collettivo e per luogo comune è ritenuta punitiva e che invece riserva molte piacevoli sorprese. A dimostrazione del fatto che gusto e salute possono essere buoni alleati.
E che non è necessario rinunciare ai piaceri della tavola per trovare il nostro benessere; la differenza la fanno non solo gli ingredienti, ma anche la conoscenza e la sapienza nel cucinarli.qualita-biologica1

Una cucina, quella biologica, nell’immaginario collettivo e per luogo comune è ritenuta punitiva e che invece riserva molte piacevoli sorprese. A dimostrazione del fatto che gusto e salute possono essere buoni alleati.
E che non è necessario rinunciare ai piaceri della tavola per trovare il nostro benessere; la differenza la fanno non solo gli ingredienti, ma anche la conoscenza e la sapienza nel cucinarli.
La politica della qualità rappresenta l’arma vincente per esaltare le caratteristiche di tipicità e di diversificazione dell’agricoltura italiana capace di garantire adeguato reddito alle imprese e agli imprenditori cercando di coniugare la qualità con le attese dei consumatori e dei cittadini.

La qualità ha mille sfaccettature e caratteristiche. Esistono numerose strategie per rappresentare una politica della qualità, due concetti che non sono in contraddizione fra loro. Infatti può essere definita di qualità la produzione ottenuta con il metodo “biologico”. Di qualità sono le produzioni di nicchia, così come quelle tutelate in sede europea come DOC (denominazione di origine controllata e garantita per i vini), DOP (denominazione di origine protetta), IGP (indicazione geografica protetta), IGT (indicazione geografica territoriale).
L’obiettivo di ciascuna di queste strategie è la identificazione del prodotto da parte del consumatore finale. Per identificare il prodotto esistono diversi strumenti: l’etichettatura, la certificazione, i sistemi di controllo.

L’ Unione Europea, nell’ambito della sua strategia di difesa della qualità, della salute e dell’informazione dei consumatori, della gestione dei rischi di crisi alimentari, ha introdotto il concetto di “tracciabilità”. Ai sensi della regolamentazione comunitaria per “tracciabilità” si intende quel complesso documentale che consente un controllo effettivo nelle varie fasi e nei vari passaggi del prodotto consentendo anche adeguate e non indiscriminate politiche di gestione dei rischi; la capacità di individuare o ricostruire la storia di un alimento mediante l’identificazione dei flussi materiali, delle fasi produttive e degli operatori della filiera. La qualità è altra cosa rispetto alla tracciabilità perché non è obbligatoria attiene alla libera scelta dell’imprenditore. La tracciabilità è un elemento che forma quel complesso di requisiti sulla sicurezza degli alimenti. L’informazione corretta, semplice, comprensibile, veritiera al consumatore è uno degli elementi di quel complesso di comportamenti per il nuovo accordo tra agricoltura e mondo del consumo.
Il territorio e le sue caratteristiche sono parte essenziale della storia di centinaia e centinaia di nostri prodotti che si è perfezionato attraverso tradizioni secolari e che è stato utilizzato nella cucina.
La politica della qualità rappresenta l’arma vincente per esaltare le caratteristiche di tipicità e di diversificazione dell’agricoltura italiana capace di garantire adeguato reddito alle imprese e agli imprenditori cercando di coniugare la qualità con le attese dei consumatori e dei cittadini.

La qualità ha mille sfaccettature e caratteristiche. Esistono numerose strategie per rappresentare una politica della qualità, due concetti che non sono in contraddizione fra loro. Infatti può essere definita di qualità la produzione ottenuta con il metodo “biologico”. Di qualità sono le produzioni di nicchia, così come quelle tutelate in sede europea come DOC (denominazione di origine controllata e garantita per i vini), DOP (denominazione di origine protetta), IGP (indicazione geografica protetta), IGT (indicazione geografica territoriale).
L’obiettivo di ciascuna di queste strategie è la identificazione del prodotto da parte del consumatore finale. Per identificare il prodotto esistono diversi strumenti: l’etichettatura, la certificazione, i sistemi di controllo.

L’ Unione Europea, nell’ambito della sua strategia di difesa della qualità, della salute e dell’informazione dei consumatori, della gestione dei rischi di crisi alimentari, ha introdotto il concetto di “tracciabilità”. Ai sensi della regolamentazione comunitaria per “tracciabilità” si intende quel complesso documentale che consente un controllo effettivo nelle varie fasi e nei vari passaggi del prodotto consentendo anche adeguate e non indiscriminate politiche di gestione dei rischi; la capacità di individuare o ricostruire la storia di un alimento mediante l’identificazione dei flussi materiali, delle fasi produttive e degli operatori della filiera. La qualità è altra cosa rispetto alla tracciabilità perché non è obbligatoria attiene alla libera scelta dell’imprenditore. La tracciabilità è un elemento che forma quel complesso di requisiti sulla sicurezza degli alimenti. L’informazione corretta, semplice, comprensibile, veritiera al consumatore è uno degli elementi di quel complesso di comportamenti per il nuovo accordo tra agricoltura e mondo del consumo.
Il territorio e le sue caratteristiche sono parte essenziale della storia di centinaia e centinaia di nostri prodotti che si è perfezionato attraverso tradizioni secolari e che è stato utilizzato nella cucina.