Recentissime osservazioni e studi condotti su Acetil-l-Carnitina, in collaborazione con una nota multinazionale farmaceutica, aprono nuove prospettive di ricerca sulle relazioni Vitamine e “Carnitine”. Pare, infatti, che alti dosaggi di Carnitine e di L Acetil-Carnitina “consumino” le vitamine del gruppo B sino a determinare un calo di forza, dell’umore ( tendenza depressiva) e di prestazione negli atleti amatoriali. La forza ed il buon umore , come oggettivamente osservato e testimoniato dagli atleti è stata immediatamente recuperata, non appena gli atleti stessi hanno assunto un complesso di vitamine del gruppo B insieme ad un maggior quantitativo di carboidrati; probabilmente le “Carnitine” necessitano non di un ottimale apporto di vitamine del gruppo “B”, ma anche di carboidrati, nei soggetti sotto sforzo fisico, anche se di nature amatoriale-non agonistica. I carboidrati e la vitamine del gruppo “B” sono in relazione con la produzione ottimale di serotonina e di melatonina. Quando il pasto è iper-proteico il carrier che trasporta anche il triptofano oltre la barriera emato-encefalica ( BEE), è saturato da altri aminoacidi ( tirosina, fenil-alanina , metionina ed i 3 a.a. ramificati) ; lo spazio per il triptofano è ben poco con la conseguenza che al cervello di triptofano ne arriva ben poco con la conseguente perdita di ottimale produzione di serotonina e poi di melatonina. Quando il pasto è ricco di carboidrati , il “trasportatore” è più disponibile per il triptofano, anche perché il triptofano si “protegge” dall’ azione dell’insulina ( stimolata dai carboidrati), legandosi all’albumina; così legato viene trasportato dal carrier oltre la BEE ove si separa dall’albumina per essere utilizzato nella conversione in serotonina. Si capisce quindi che alcuni soggetti con sindrome ansioso-depressiva tendono a mangiare carboidrati la sera per dormire meglio con il risultato d’ingrassare. Una alternativa terapeutica naturale consiste nel far assumere all’utente vit.B6 , di giorno per l’effetto “eccitante”, e vit B3 la sera; si ricorda ancora che 60mg di triptofano equivalgono ad 1mg di niacina o vitB3. La scelta dei cibi potrebbe essere condizionata da un tentativo “istintivo “ di riequilibrare i livelli di serotonina ,per esempio dopo una dieta iperproteica. Non solo alcuni alimenti possono ridurre la disponibilità della vitamine “pro-serotonina” e “pro-melatonina”, ma anche anche alcune sostanze naturali come le già citate “carnitine”. E’ in via preliminare lo studio di una teoria ipotizzata dall’autore e condivisa dalla direzione medica della multinazionale in questione, circa un’ “attivazione metabolica” indotta dalla L Acetil Carnitina e Carnitina. Sono stati riferiti dagli atleti amatoriali che utilizzano abitualmente tali molecole, soddisfacenti aumenti ponderali della massa muscolare dopo 3-4 mesi di assunzione spontanea delle molecole sopra citate; questi effetti si realizzavano purchè venissero rispettate le integrazioni di vitamine del gruppo “B” e fossero assunti sufficienti carboidrati, in parte inseriti nelle riserve di glicogeno per l’effetto delle carnitine Attualmente una moltitudine di soggetti utilizza, per scopi sportivi o “ dimagranti” spesso in maniera impropria notevoli quantità di proteine in polvere e/o di aminoacidi probabilmente senza mantenere i giusti rapporti tra vitamine aminoacidi e proteine. Forme sub-carenziali vitaminiche, depauperate dal largo uso di integratori proteici ( carenza da vit-B6 per le diete eccessivamente iperproteiche), possono portare nel tempo a manifestazioni sub-cliniche da carenze sub-croniche, favorendo i classici sintomi di perdita di performance psico-fisica, comunque non catalogabile tra le disfunzioni patologiche propriamente dette; probabilmente la carenza di Vit. B6 , indotta dalle diete “ ultimo minuto” prevalentemente iperproteiche, riduce la normale produzione di serotonina . Paradossalmente proprio gli amanti del fitness e del benessere, credendo di far del bene al proprio organismo, possono predisporsi verso la strada della riduzione delle prestazioni psico-fisiologiche, da loro invece tanto desiderate. Tutto questo avviene a causa di una disinformazione scientifica, informazione che si deve basare su conoscenze di biochimica, fisiologia, neuroendocrinologia, ecc, fornite da personale qualificato quali, appunto, i medici ed i farmacisti “specializzati”.
L’Acetil-l-Carnitina
30 Gennaio 2015Scritto da Massimiliano Quintiliani
Ancora nessun commento