Conosciamo l’importanza dei giorni nostri di trovare delle fonti energetiche alternative, per ridurre o, auspicabilmente per eliminare, le emissioni di sostanze nocive per il nostro organismo. Ciò che è necessario è trovare delle bioalternative alle tradizionali fonti energetiche. L’energia elettrica e termica può oggi essere prodotta anche senza l’utilizzo di combustibili fossili ma tramite l’utilizzo di biomasse di scarto. Queste biomasse di scarto potrebbero ad esempio provenire dalla raccolta, cippatura, essiccazione e conseguente conversione energetica, tramite combustione nelle caldaie, dei sarmenti di potatura provenienti dai vigneti. In questo modo si potrebbe valorizzare questo scarto di produzione molto presente nel nostro Paese. Basti pensare che in Italia vengono prodotte 60 milioni di tonnellate di uva ogni anno, sia uva da tavola che destinata alla produzione del vino.
LE BIOMASSE DI SCARTO
21 Gennaio 2015Scritto da Massimiliano Quintiliani
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