Le opposizioni come base della gastronomia

Alcune divinità del nord  e del centro Europa, secondo lo storico delle religioni Georges Dumézil (1898-1986), erano estremamente legati a all’opposizione bollito/arrostito.

A Mitra, per esempio, era rivolto tutto ciò che era cotto al vapore, tutto ciò che era sacrificato bene; a Varuna, invece, ciò che era attaccato dal fuoco o che era sacrificato male.

È interessante, osserva Lévi-Strauss, che la coscienza di queste opposizioni tra bollito ed arrostito ( conoscenza e ignoranza, calma e violenza, misura e dismisura) si ritrovi intatta nella cultura gastronomica francese, filo conduttore  di molti filosofi della cucina. “Cucinieri si diventa, Rosticcieri si nasce”, affermava Brillat-Savarin.

“Arrostire è contemporaneamente tutto e nulla”, dichiarava il marchese di Cussy, gastronomo e cuoco di Napoleone Bonaparte.