“New electronics for new families”: condividere gli elettrodomestici tra condomini per risparmiare energia e ridurre i rifiuti elettrici.
Questa l’idea vincitrice della quinta edizione del Samsung Young Design Award, che quest’anno ha voluto premiare Francesco Fortino, Martina Muggiri e Jacopo Severitano, tre studenti neolaureati in disegno industriale.
La loro logica è semplice e funzionale: creando una condivisione tra gli abitanti dell’edificio, la filiera avrebbe un controllo completo sul prodotto, dalla produzione allo smaltimento del rifiuto, senza contare i benefici in termini di risparmio, in quanto essa permetterebbe lo sfruttamento totale del ciclo di vita dell’elettrodomestico, eliminando il 67% di inattività a cui spesso è soggetto.
Il progetto dei giovani specialisti è comprensivo di tutti i dettagli, tra i quali anche quelli relativi alle modalità mediante cui sarebbe possibile ai condomini l’utilizzo dei prodotti condivisi: la scelta relativa a tali aspetti sarebbe anch’essa infatti da prendere in maniera comunitaria tramite l’ausilio di test da somministrare agli usufruitori, al fine di stilare un piano fatto di orari di utilizzo ed eventuali da prenotare in base alle necessità.
Per accedere ai vari elettrodomestici, ogni famiglia residente nel condominio sarebbe dotata di una tessera che permetterebbe il loro riconoscimento tramite un dispositivo conosciuto come Radio Frequency Identification, il tutto per un lasso di tempo limitato oltre il quale l’utente sarebbe richiamato mediante e-mail ed invitato a riconsegnare l’apparecchio.
In caso di rottura di qust’ultimo, inoltre, ogni condomino non dovrebbe pagare nulla oltre il canone mensile già addebitato e gli verrebbe sostituito direttamente dalla casa produttrice.
Nonostante sussistano diverse difficoltà nell’applicazione di un tale modello nella realtà italiana, l’idea è stata premiata proprio perchè considerata in linea con le future politiche basate su riciclo e sulla riduzione dell’impatto ambientale, tematiche fortemente sentite in un periodo come quello attuale.
Gli americani da anni convivono con un modello simile, godendo inoltre di uno spazio abitativo molto più ampio proprio grazie all’eliminazione degli elettrodomestici e della condivisione di questi con i vicini di casa: perchè non provarci anche noi?
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