Un eccesso di endocannabinoidi induce un aumento del tessuto adiposo e causa obesità: scoperti da un team dell’Università di Padova due distinti meccanismi alla base di questa teoria. Pubblicato sulla rivista americana Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, lo studio ha rivelato che l’eccesso di endocannabinoidi, oltre a favorire l’obesità stimolando il nostro cervello alla ricerca di cibo, rappresenta uno stimolo diretto per il tessuto adiposo a svilupparsi ed espandersi. Ad essere stata chiarita dai ricercatori veneti è stata proprio quest’ultima azione ed i meccanismi molecolari che ne sono responsabili. Lo studio pubblicato dal Dr Claudio Pagano (Dip. di Scienze Mediche e Chirurgiche), è il frutto di una collaborazione guidata dal Prof Roberto Vettor che ha coinvolto anche l’equipe di chirurgia dell’obesità del Dr Paolo Bernante ed il gruppo del Prof Rosario Rizzuto dell’Università di Ferrara. ”Gli endocannabinoidi – spiegano gli studiosi – sono molecole di natura lipidica prodotte a partire dai fosfolipidi di membrana e coinvolte anche nella risposta dell’organismo allo stress. Il loro coinvolgimento nello sviluppo dell’obesità era stata dimostrata nel ratto e nel topo, ma il merito di questo studio è averlo dimostrato nell’uomo utilizzando cellule primarie umane”. ”Il tessuto adiposo umano – proseguono i ricercatori – produce significative quantità di endocannabinoidi ed esprime anche i recettori per queste sostanze, cioè le serrature in cui queste piccole molecole di origine lipidica si inseriscono per produrre i loro effetti sulla cellula”. Lo studio dei ricercatori dell’Università di Padova ha quindi dimostrato che gli endocannabinoidi sono in grado di attivare il programma cellulare che porta la cellula adiposa ad accrescersi ed il tessuto adiposo ad espandersi. Anche l’utilizzazione del glucosio da parte delle cellule, che è fondamentale per il metabolismo cellulare, viene aumentato da queste molecole che in questo caso hanno un’azione simile a quella dell’insulina. Di particolare interesse è proprio il fatto che lo studio ha dimostrato che gli endocannabinoidi attivano gli stessi meccanismi di trasporto del glucosio utilizzati dall’insulina. Indicando nel sistema endocannabinoide un bersaglio farmacologico per curare l’obesità, lo studio dei ricercatori padovani apre nuove prospettive nella messa a punto di strategie terapeutiche innovative nei confronti dell’obesità e del diabete.
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