Lo smog è ormai divenuto uno dei grandi mali dell’era moderna: ogni grande città deve fare i conti con emissioni di sostanze tossiche, inquinamento e derivati. Parigi, da grande metropoli quale è, non esce indenne da questo triste realtà. Eppure, nel capoluogo transalpino, qualcosa si muove.

Gli ingegneri del Ginger Goup hanno infatti tra le mani un progetto che farebbe della Torre Eiffel un gigantesco albero, trasformandola di fatto nel primo monumento storico “bio” della storia. Le indiscrezioni sono state pubblicate recentemente su Le Figaro, che è stato però accusato di aver messo in giro una falsa notizia per accelerare i tempi, qualora il Ginger Group dovesse davvero proporre la Torre Eiffel bio. Infatti, pare che le autorità parigine sarebbero restìe allo “stravolgimento” di un monumento che fa ormai parte dell’immaginario collettivo, e che se modificato potrebbe portare grossi danni al turismo francese ed la merchandising legato alla Torre più famosa del mondo. Il progetto, presunto o reale che sia, prevede l’installazione di 600 mila piante a partire da giugno 2012 e di una scultura promotrice del movimento eco sotenibile all’interno dell’ultimo piano della struttura.

L’opinione pubblica sembra essere favorevole, le stanze dei bottini meno: chi la spunterà?