Il pranzo pasquale è spesso tema di polemica per i vegani, vegetariani o semplicemente per gli animalisti.
Infatti il banchetto pasquale è uno dei più grassi delle ricorrenze cristiane, anche più del Natale.
Sono molteplici le pietanze preparate in tutta le penisola italiana con l’ausilio di strutto di maiale, pancetta, e insaccati. Ma il vero simbolo della pasqua è l’agnello e sono migliaia di cuccioli a passare dal mattatoio , in ossequio alla tradizione.
La cucina vegan e vegetariana sta sempre più sviluppandosi nel nostro paese, e sembra non aver nulla da temere rispetto alla tradizionale, pure se additata come priva di gusto e sapore.
Un menu vegetariano tipo potrebbe prevedere degli antipasti di verdure: bruschette con melanzane, pomodorini ripieni, insalata di funghi e formaggio.
Accompagnare un primo di una crema di piselli molto morbida da realizzare lessandoli in acqua con una patata piccola e una cipolla a fette. Salate e pepate a piacere, aggiungete del latte di soia e frullate il tutto per ottenere una vellutata da servire con crostini di pane tostato. Un’alternativa è una lasagna di malanzane per ovviare alla classica parmigiana di melanzane, non fritta tagliate a fette, saltate in padella o grigliate. Quindi cotte in forno a strati alternandole con un sugo di pomodoro e verdure di stagione quindi mozzarella. Oppure potrete realizzare un saporito cous cous di verdure da preparare facilmente.
I secondi : croccanti di polpettine alle verdure, realizzatele con del parmigiano , uova, pane, latte di soia, farina, pangrattato, olio, sale e pepe bianco.
Il dolce potrebbe essere la classica colomba realizzata con uova biologiche accompagnata dalla cioccolata di uova del commercio equo e solidale.
Sì, ma non cambia niente se comunque si consumano latticini e uova, che causano la sofferenza e la morte di mucche, vitelli, pulcini e galline…