La Commissione Europea ha finalmente approvato le nuove norme che renderanno possibile ai viticoltori di applicare l’etichetta di “Vino biologico“ già dal 2012.
Il recente provvedimento comporterà la presenza del logo biologico dell’Unione Europea e consentirà dunque ai consumatori di essere molto più informati su quello che bevono rispetto al passato, rassicurandoli sugli standard qualitativi a cui il prodotto risponde, diversamente dal passato, quando la sola dicitura possibile per loro era stata quella di “vino ottenuto da uve biologiche”, con l’applicazione di solo una parte della normativa comunitaria.
Chiaramente la maggiore informazione non si limita alla dicitura ma si espande alle tecniche produttive ed all’organizzazione dell’intero settore, oltre ad introdurre nuovi tetti massimi relativi alle sostanze utilizzabili:
- No all’acido sorbico ed alla desolforazione;
- Dai 30 ai 50 mg di solfiti in meno rispetto ai vini convenzionali;
- Un max di 100 mg per litro di solfiti per il vino rosso e di 150 per i bianchi ed i rosè.
L’introduzione della corretta etichettatura porta l’Italia ai livelli degli altri paesi europei, che grazie a tale provvedimento sono riusciti a creare un mercato biologico solido e fruttuoso.
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